Museo Archeologico Regionale Antonio Salinas

Piazza Olivella 24. (Apri Mappa)
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Descrizione

Ospitato nell’ex convento dei Padri Filippini, il quale si articolava attorno a tre cortili, due dei quali ancora integri, ed al suo interno si aprivano logge e cappelle private. Dopo il taglio di via Roma ed i danni provocati dalla guerra, restano le strutture del primo cortile tardo-rinascimentale con colonne in marmo grigio e archi policentrici. Una transenna, in pietra ad intaglio, delimita la terrazza superiore; interessanti mascheroni in pietra tra gli archi fungono da gocciolatoi. 

Sul cortile si aprono a destra due portali cinquecenteschi in pietra da taglio di elegante fattura. Al centro del cortile è la cinquecentesca fontana del Tritone. In successione assiale si trova il secondo cortile rettangolare, con lati porticati e fontana centrale. Al primo piano, vicino alle scale è una cappelletta privata con ricche decorazioni seicentesche; al secondo piano è stata ripristinata la bella loggia seicentesca con pavimento maiolicato. 

Il primo nucleo del Museo Archeologico risale alla raccolta costituita nel XVIII secolo dal gesuita Ignazio Salnitro che diede origine al Museo Salnitrano, alloggiato allora, nel Collegio Massimo dei Gesuiti al Cassero insieme al primo nucleo della Pinacoteca; entrambe le raccolte vennero trasferite nell’ex Convento dei Filippini nel 1866. Una prima sistemazione fu data tra il 1873 e il 1913 sotto la direzione dell’archeologo Antonio Salinas che accrebbe notevolmente il materiale raccolto attraverso gli scavi in corso all’epoca in tutta l’Isola. 

L’organizzazione sistematica del Museo avvenne nel 1950, quando si trovò in Palazzo Abatellis la giusta collocazione della Pinacoteca. I reperti archeologici sono sistemati nei locali al piano terra, attorno ai due chioschi, e nelle sale dei due piani superiori ed illustrano la civiltà antica della Sicilia, dall’epoca preistorica all’età romana. 

Tra i numerosi reperti, di notevole interesse sono: la preziosa “Pietra di Palermo”, iscrizione geroglifica del 2900 a.C.; le Metope provenienti dai templi di Selinunte; grondaie a teste leonine; reperti della civiltà etrusca provenienti da Chiusi; l’Ariete, statua in bronzo del III secolo a.C.; il gruppo bronzeo di “Ercole che abbatte un cervo”, opera romana proveniente da Pompei etc.