Palazzo Butera

Via Butera 18. (Apri Mappa)
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Descrizione

Principesca dimora dei Branciforte, principi di Butera, di casa Scordia. Il nucleo originale del palazzo ha origini seicentesche, ma a partire dal 1721, quando divenne residenza dei Branciforte, fu data al palazzo una nuova definizione e, con ampliamenti successivi, l’edificio raggiunse un fronte di circa 120 metri. 

Dopo l’incendio del 1759, il palazzo fu totalmente rifatto e fastosamente arricchito da uno stuolo di decoratori, stuccatori, ceramisti ed arredatori. Di notevole interesse sono la volta affrescata da Gioacchino Martorana con una finta balconata e cupola a tromp l’oeil e gli affreshi presenti nelle cinque sale del piano nobile, eseguiti dallo stesso artista, che raffigurano scene pastorali entro cornici dal disegno architettonico. 

Altri saloni minori hanno decorazioni più tarde, con tutta probabilità attribuibili ad Elia Interguglielmi. Nei saloni, riccamente decorati, si trovano porte dorate, sopraporta dipinti, mobili, tappezzerie e decorazioni a stucco e ceramica di buona fattura. Il palazzo, adibito per qualche tempo a scuola, è oggi utilizzato per mostre, convegni e banchetti.