Teatro Politeama Garibaldi

Piazza Ruggero Settimo 18. (Apri Mappa)
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Descrizione

Il teatro fu edificato tra il 1867 ed il 1874 su progetto di Giuseppe Damiani Almeyda, in stile pompeiano con doppio ordine di deambulatori colonnati esterni e fronte concepito come arco trionfale; su questo poggia una quadriga in bronzo, opera di Mario Rutelli. Il teatro fu ideato come arena diurna e per spettacoli circensi; la copertura fu realizzata dalla Fonderia Oretea in ghisa solo nel 1877. 

Nel 1890, in vista dell’Esposizione Nazionale che doveva svolgersi l’anno seguente, il teatro venne decorato con pitture di gusto pompeiano: affidandola ai decoratori Gustavo Mancinelli, a cui si deve il fregio delle Feste eleuterie che circondano il finto velario azzurro-cielo, Giuseppe Enea, Rocco Lentini, Giuseppe Cavallaro, Carmelo Giarrizzo, Francesco Padovano e Giovanni Nicolini. 

Il vestibolo offre un soffitto a lacunari ornati di rilievi e fregi mentre gli ambienti di percorrimento e di sosta, come la grande sala degli Specchi e dei piani superiori dove era collocata in passato la Civica Galleria d'Arte Moderna, sono tutti decorati con pitture di Giuseppe Enea, Rocco Lentini e Giuseppe Cavallaro. Damiani, inoltre, è anche il progettista dei due maestosi candelabri esterni ed ha curato la sistemazione del Monumento a Ruggero Settimo (Benedetto De Lisi, 1865) antistante il teatro. 

Nei giardini ai lati dei due semicerchi della parte frontale del maestoso edificio, che occupa circa 5000 mq, si possono ammirare le sculture di Valerio Villareale (Baccante), Benedetto De Lisi (Silfide) e Antonio Ugo (David). La sala a ferro di cavallo ha doppio ordine di palchi, balconata e due ordini di gallerie. Nell’atrio d’ingresso è la “Danzatrice” scultura a tutto tondo di Amedeo Cataldi. Nel giugno 1874 fu inaugurato anche se incompleto e ancora privo di copertura, con la rappresentazione de I Capuleti e i Montecchi di Vincenzo Bellini, considerata, per l'epoca, un’ opera di grande ingegneria. 

All’inizio il teatro doveva essere intitolato a Gioacchino Rossini in occasione della sua morte, ma non se ne fece nulla; per oltre vent'anni il teatro principale per la lirica della città di Palermo, si chiamò solo Teatro Municipale Politeama, finché nel 1882, dopo la morte di Garibaldi, prese il nome di Politeama Garibaldi. 

Dal 2001 il teatro è la prestigiosa sede della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana ed è un punto di riferimento di grande importanza, sia come collocazione che come notorietà, per la Città di Palermo tanto che le due grandi piazze (Ruggero Settimo e Castelnuovo), su cui si affaccia, vengono comunemente chiamate Piazza Politeama.